Premessa

Il Flag Football praticato in ambito scolastico si è sviluppato, negli ultimi anni, in molte regioni del centro e del nord Italia. I programmi scolastici strutturati nelle città di Emilia Romagna, Lazio e Lombardia, sono fra i più articolati ed hanno consentito alle scuole aderenti, ed in particolare agli insegnanti di Scienze Motorie, di avvalersi dell’ausilio di tecnici esperti che hanno certamente favorito l’aggiornamento ed il confronto con nuove ed innovative metodologie d’insegnamento.
Inoltre il programma ha garantito ai ragazzi la possibilità di vivere esperienze all’estero che si sono rivelate utili non solo dal punto di vista degli scambi culturali ma anche sotto il profilo educativo e formativo.
E’, pertanto, auspicabile l’apertura da parte degli istituti scolastici della regione Marche verso questa nuova forma di attività sportiva al fine di evitare di rimanere esclusi da alcuni percorsi di crescita potenzialmente molto importanti sia per la formazione degli alunni che per il continuo aggiornamento del corpo docente.

ALLEGATI :

Regolamento e Manuale Flag Football

Teoria e  tecnica del flag football

Vademecum Campionato Flag Football Junior

Federazione Italiana di American Football

Cos’è il Flag Football

E’ la versione 5 contro 5 e senza contatto fisico del Football Americano.

Durante una partita di Flag Football due squadre, composte da cinque giocatori si affrontano utilizzando corse e passaggi per guadagnare terreno in una serie di giochi (down) nel tentativo di raggiungere l’area di meta (end zone) difesa dagli avversari e segnare dei punti.

Ogni squadra, quando attacca, partendo dalla linea delle 5 yds (posta di fronte alla propria area di meta), deve conquistare due obiettivi successivi; raggiungere la metà campo al massimo in 4 tentativi per avere diritto ad usufruire di ulteriori 4 tentativi per segnare una meta (touchdown). Ogni tentativo si chiude quando viene strappata una delle bandierine (flag) poste lungo i fianchi del portatore di palla (in caso di azioni di corsa) o di chi riceve un passaggio ed il gioco riprende dal punto in cui è stato interrotto. Tutta la superficie di campo percorsa durante il down viene considerata quindi “conquistata” e la nuova azione inizia con le squadre che si schierano da un lato e dall’altro rispetto alla linea immaginaria che passando per il pallone, attraversa tutto il campo trasversalmente (linea di scrimmage).

Le squadre hanno a disposizione, dal momento in cui l’arbitro pone il pallone nel punto esatto da cui dovrà ripartire l’azione, 30 secondi per raggrupparsi (huddle), decidere la strategia da adottare, schierarsi sulla linea di scrimmage e partire con una nuova azione d’attacco.

La differenza fondamentale con gli altri sport consiste nel fatto che una volta che la palla ha superato la linea di scrimmage, con un’azione di corsa o con un passaggio in avanti, non è più possibile passarla agli altri componenti della squadra. In altre parole, l’unica possibilità che ha il portatore di palla o l’attaccante che riceve un lancio è di correre nel tentativo di coprire la maggior superficie di campo possibile.

Questo è il motivo per cui, in questo sport, assume particolare importanza la strategia d’attacco e di difesa. Tutti i componenti della squadra che attacca devono effettuare in modo preciso i movimenti richiesti al fine di creare lo spazio necessario per la corsa o la situazione favorevole al passaggio in avanti mentre la difesa deve schierarsi tentando di anticipare le intenzioni della squadra che attacca.

In sintesi il Flag Football:

  1. E’ uno sport collettivo.  Prevede la solidarietà, cioè la responsabilizzazione dell’individuo al servizio dello spirito di squadra.

  2. Aiuta i ragazzi in difficoltà. Spesso i ragazzi che non riescono ad inserirsi nelle discipline più consuete (calcio, basket e volley su tutte) trovano la propria dimensione negli sport alternativi. Il flag football, praticabile sia dai ragazzi che dalle ragazze, permette di superare le difficoltà che sempre più spesso i ragazzi incontrano nella pratica delle attività sportive, anche a causa delle dure selezioni che i cosiddetti sport maggiori adottano anche a livello giovanile.

  3. E’ uno sport intelligente. Spirito d’iniziativa e capacità decisionali sono gli effetti della gestione di situazioni critiche che il gioco può presentare.

  4. E’ uno sport completo. Il flag football porta ad uno sviluppo delle capacità senso percettive, al consolidamento degli schemi motori di base, allo sviluppo di corretti comportamenti relazionali, all’acquisizione di abilità di comunicazione mediante il movimento.

Obiettivi formativi (alunni).

  1. Valori Rispetto delle regole, degli arbitri, dei compagni di squadra e degli avversari.

  2. Conoscenza Fondamentali tecnici, strategie di gioco ed applicazione delle stesse al momento opportuno

  3. Progettualità Espressione della strategia di gioco e delle capacità decisionali. Ad ogni azione è necessario decidere la strategia e scegliere lo schema più opportuno alla situazione di campo, di punteggio e di tempo.

  4. Espressività E’ resa ancor più forte dal lavoro di squadra. La squadra esegue al fine di esaltare l’espressività del singolo.

  5. Relazioni Con i compagni, con gli avversari, con l’arbitro e con l’insegnante/allenatore.

Basi fisiologiche

E’ uno sport caratterizzato da azioni della durata di pochi secondi e della massima intensità con recuperi di tipo incompleto (circa 30 secondi).

L’impegno metabolico di ogni singola azione è di tipo anaerobico-alattacido ma, a causa del susseguirsi delle azioni e della durata delle partite, viene interessato soprattutto il metabolismo anaerobico-lattacido.

L’espressione della forza è veloce-esplosiva.

Dal punto di vista coordinativo, grande importanza assumono la coordinazione spazio-temporale e la coordinazione oculo-manuale, fortemente sviluppate attraverso la pratica sportiva sistematica.

Sviluppo del progetto

La prima fase del progetto prevede l’insegnamento delle basi del flag football ai ragazzi delle scuole medie e superiori, dove i docenti di educazione fisica saranno affiancati da alcuni giocatori degli Angels Pesaro nell’avviamento allo sport.

Per i ragazzi interessati la seconda fase del progetto prevede momenti di allenamento al Campo Caprilino di Via Gagarin, Pesaro. Tutti gli iscritti dovranno essere in possesso di regolare certificato medico per la pratica sportiva non agonistica.